Manuale di Microscopia Clinica
rimangono che dei granuli bruni, irregolari, di 1 µ o poco più di diametro (colore sedimento di caffè del vomito nel cancro dello stomaco e talvolta nell
Pagina 110
Manuale di Microscopia Clinica
Accidentalmente possono pervenire nello stomaco pezzi di tessuti degli organi vicini, o neoformazioni di questi o dello stomaco stesso. - Si credeva
Pagina 111
Manuale di Microscopia Clinica
5.o Nei casi di infiammazioni crupose dello stomaco o dell’esofago nel vomito possono trovarsi delle pseudomembrane crupose riconoscibili ai
Pagina 111
Manuale di Microscopia Clinica
che le diverse uova dello stesso parassita possono variare abbastanza notevolmente di grandezza.
Pagina 122
Manuale di Microscopia Clinica
Lo studio dello sputo richiede innanzi tutto un esame macroscopico accurato delle varie sue parti, il che si farà deponendone e distendendone un po
Pagina 139
Manuale di Microscopia Clinica
1.o Leucociti (Tav. 5a, fig. 44 a), componenti costanti dello sputo, da qualunque parte esso derivi. Ora essi vi si trovano ben conservati, coi
Pagina 139
Manuale di Microscopia Clinica
Queste cellule granulari stanno, il più delle volte, disposte a gruppi nella sostanza dello sputo. Quando, fra di esse, predominano le pimmentali, i
Pagina 141
Manuale di Microscopia Clinica
degenerazione. Così alterate, le cellule in questione vengono trascinate dalla essudazione liquida, e si mescolano cogli altri costituenti dello sputo.
Pagina 143
Manuale di Microscopia Clinica
guarigione, che il ridiventare verdastro dello sputo facesse pensare ad una recidiva, mentre, poi, il microscopio dimostrava, che vi mancavano affatto i
Pagina 145
Manuale di Microscopia Clinica
86. 6.o Fibre elastiche polmonari (fig. 48). Rappresentano il costituente più importante nell’esame dello sputo, poichè la loro presenza indica con
Pagina 148
Manuale di Microscopia Clinica
Anche pezzetti d'osso vennero talvolta trovati nello sputo, derivanti da processi di carie delle coste, dello sterno e delle vertebre. Lo stabilirsi
Pagina 150
Manuale di Microscopia Clinica
Il riconoscerne la natura non interessa gran fatto, avendosi già segni diagnostici più certi negli altri caratteri dello sputo, e nella sintomalogia
Pagina 151
Manuale di Microscopia Clinica
Nella pneumonite embolica è da notare la colorazione rossa o rosso-scura dello sputo, dovuta al sangue contenutovi.
Pagina 158
Manuale di Microscopia Clinica
Generalmente per la diagnosi della pneumonite cruposa non occorre l’esame microscopico dello sputo. Questo può, però, farci riconoscere una
Pagina 158
Manuale di Microscopia Clinica
. 351. raccomanda di tener calcolo specialmente dell’apparenza caratteristica dello sputo. Nella massa mucosa variante di colore dal giallo limone al
Pagina 158
Manuale di Microscopia Clinica
riconoscerli può essere della più alta importanza, poichè in non rari casi, massime se la cancrena o l’ascesso sono centrali o limitati, l’alterazione dello
Pagina 158
Manuale di Microscopia Clinica
Le modificazioni secretorie sono, adunque, a un di presso come quelle de’catarri laringeo-bronchiali. Similmente, a seconda dello stadio del catarro
Pagina 161
Manuale di Microscopia Clinica
posseggo una pseudomembrana levata dal dott. PETRACCHI di Varese dalla palpebra superiore di un bimbo di 2 anni; essa è dello spessore di un millimetro
Pagina 164
Manuale di Microscopia Clinica
elementi morfologici propri dello sperma. Agli elementi già descritti se ne sono aggiunti altri formatisi nell’intervallo, cioè dei cristalli. Questi sono
Pagina 169
Manuale di Microscopia Clinica
, bisogna adoperare dello sperma fresco e puro, ovvero diluito in una soluzione indifferente, per esempio nella solita di cloruro sodico.
Pagina 169
Manuale di Microscopia Clinica
qualcuno dei componenti dello sperma; ma MANTEGAZZA MANTEGAZZA, Rendiconti dell’Istituto Lombardo. Giugno 1866. dimostrò che si formano anche a 0°, e in
Pagina 170
Manuale di Microscopia Clinica
I caratteri macroscopici non bastano ad accertare la normale costituzione dello sperma. Infatti, per esempio, in parecchie centinaia di osservazioni
Pagina 171
Manuale di Microscopia Clinica
100. Ho esposto un po’ minutamente i caratteri dei componenti dello sperma, perchè talvolta occorre che il medico sia interpellato sull’attitudine di
Pagina 171
Manuale di Microscopia Clinica
, cioè dall’esame dello sperma. Così si eviterà l’errore in cui caddero anche ginecologi illustri, di curare a lungo la sterilità nella moglie, mentre
Pagina 171
Manuale di Microscopia Clinica
Nelle occlusioni delle vie deferenti dello sperma (per esempio, nelle epididimiti bilaterali) od anche in malattie vere del testicolo l’individuo può
Pagina 172
Manuale di Microscopia Clinica
, torbido, lattiginoso, di reazione anfotera o leggermente acida (di raro alcalina) e dello stesso odore dello sperma. Contiene dei fiocchetti biancastri
Pagina 173
Manuale di Microscopia Clinica
modo che appaiono come lembi di membrane bianchiccie, opache, del diametro talora di più di un centimetro, dello spessore di forse un millimetro
Pagina 177
Manuale di Microscopia Clinica
Zucchero. Per la determinazione dello zucchero sarà bene per controllo adoperare l’uno dopo l’altro i due seguenti metodi; e per l’uno e per l’altro
Pagina 189
Manuale di Microscopia Clinica
Oltre al determinare se in un’orina esiste dello zucchero, è non di rado necessario di dosarne la quantità, onde determinare la gravità e l’andamento
Pagina 189
Manuale di Microscopia Clinica
La dosatura dello zucchero si fa con abbastanza precisione per mezzo del liquido di FEHLING, il quale venne recentemente modificato da PAVY allo
Pagina 189
Manuale di Microscopia Clinica
saggio ha dimostrato che c’è poco o molto zucchero. Di questa diluzione si deve tener conto quando si fa il calcolo della quantità dello zucchero.
Pagina 190
Manuale di Microscopia Clinica
, erroneamente, come propria dello stato di gravidanza.
Pagina 192
Manuale di Microscopia Clinica
, talora alquanto appiattiti, i quali, distaccatisi dal corpo cellulare, e passati negli interstizî esistenti fra le anzidescritte cellule dello strato più
Pagina 195
Manuale di Microscopia Clinica
, ora così abbondanti da costituire un sedimento biancastro, dello spessore di qualche centimetro (depositi mucosi e purulenti).
Pagina 202
Manuale di Microscopia Clinica
’Archivio per le scienze mediche di Torino, vol. I, 1877, e alla quale rimandiamo chi desidera una esposizione fedele dello stato della scienza fino a
Pagina 204
Manuale di Microscopia Clinica
, sono di forma del tutto irregolare e si riconoscono specialmente ai fasci connettivi dello stroma, ed alle cellule cancerose onde constano. Queste
Pagina 214
Manuale di Microscopia Clinica
Nell’orina, anche immediatamente dopo l’emissione, si trovò in qualche raro caso della sarcina, che si distingueva da quella dello stomaco per la sua
Pagina 221
Manuale di Microscopia Clinica
Non è necessario far notare, che la descrizione dei sedimenti nelle singole malattie non può essere che molto vaga; infatti, a seconda dello stadio e
Pagina 231
Manuale di Microscopia Clinica
La parte essenziale dello strumento (pag. 24 fig. 1a e 2a) è costituita da due tubi (ab-cd) chiusi ad una stessa estremità da un disco di vetro (z
Pagina 25
Manuale di Microscopia Clinica
dell’occhio destro. Colla mano destra, poi, svita ed avvita il cilindro onde modificare lo spessore dello strato di sangue.
Pagina 27
Manuale di Microscopia Clinica
5.o Quando sembra che il colore del vetro campione e quello dello strato sanguigno siano d’uguale intensità, non si ha che a leggere sulla scala lo
Pagina 28
Manuale di Microscopia Clinica
Graduazione del citometro e valore dei gradi della sua scala. Uno dei vantaggi principali dello strumento si è questo, che la sua graduazione non
Pagina 29
Manuale di Microscopia Clinica
o in meno in ragione diretta dello spessore dello strato di sangue sottoposto all’esame. Ora nei preparati comuni questo spessore non è mai eguale
Pagina 37
Manuale di Microscopia Clinica
dell’istrumento. Aumentando o diminuendo la quantità della soluzione nel vetro d’orologio, si accresce o si diminuisce lo spessore dello strato ch’essa
Pagina 50
Manuale di Microscopia Clinica
posizione delle linee e delle strie dello spettro. Le determinazioni di tale scala hanno un valore assoluto e generale. Per mezzo di viti si assicura
Pagina 51
Manuale di Microscopia Clinica
vedrà che le strie del picrocarminato sono entrambe alquanto più vicine alla parte violetta dello spettro di quel che non siano le strie dell
Pagina 52
Manuale di Microscopia Clinica
loro ad un tempo i due spettri: le strie dell’ematina ridotta stanno più vicino alla regione violetta dello spettro. -
Pagina 55
Manuale di Microscopia Clinica
. Ovvero possono staccarsi delle villosità complete, cioè provvedute ancora dello stroma connettivo su cui posa l'endotelio; come nel seguente caso:
Pagina 61
Manuale di Microscopia Clinica
ha raggiunto il suo completo sviluppo, per la rottura del funicolo esso si trova libero nella cavità dell’idatide. Nel corpo dello scolice trovasi un
Pagina 64
Manuale di Microscopia Clinica
Il fungo tanto nelle squame epidermoidali della coscia quanto in quelle dello scroto appare con intrecci fitti di filamenti. In alcune regioni questi
Pagina 90